Dottoressa Rosaria Gagliardo
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IL CORPO SCEGLIE LA VITA – YIN E YANG DEL SISTEMA IMMUNITARIO

9/7/2020

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La metafora a me più chiara, per comprendere cosa siano Yin e Yang, e che meglio rende merito al principio della reciprocità, è quella della collina con un versante soleggiato (Yang) ed uno in ombra (Yin). Sembrano, i due versanti, due realtà opposte, al primo sguardo, ma nell’insieme è evidente che entrambe sono, di fatto, espressioni diverse di una stessa realtà.

Il versante yang è soleggiato, vitale, carico di attività, espanso, luminoso, gioioso.
Il versante yin è ombreggiato, fresco, lento, discreto, nascosto, silenzioso, raccolto.
Questa distinzione, se pur didattica, aiuta a comprendere la compresenza di diverse forme energetiche, talvolta nettamente definite e talvolta definite proprio perchè in relazione l’una con l’altra: un aspetto è yin se confrontato con un altro più yang, ma può essere anche yang se confrontato con uno più yin. E poi ancora l’uno può evolvere nell’altro, proprio come i due versanti della collina, quando al calare e al sorgere del sole si trasformeranno ciascuno nel proprio opposto.
 
Yin e yang in MicroImmunoterapia: la teoria della bilancia Th1 – Th2
“La teoria della bilancia Th1/Th2 è molto interessante, sia dal punto di vista teorico che pratico, ma ad oggi, a mio avviso, non è stato colto, dalla medicina convenzionale, il messaggio implicito nella scoperta di questi fini meccanismi fisiologici”.
Ivo Bianchi
La teoria della bilancia Th1/Th2 (proposta, nel 1986, da Mosmann, Coffmann e coll.) nasceva dall’osservazione, nelle cellule del sistema immunitario di ratto, di due sottopopolazioni di linfociti T helper. Le due sottopopolazioni si distinguevano per citochine prodotte e per altre funzioni.
Oggi il concetto di bilancia th1/th2 è considerato un vero e proprio paradigma di immunologia medica. E l’interazione tra le due sottopoplazioni opera, in realtà, come vero coordinatore del sistema immunitario.
I linfociti T Helper hanno il compito di amplificare la responsività immunologica dell’individuo. Lo fanno però con competenze specifiche.
Linfociti th1

Attaccano i patogeni intra-cellulari (virus)
Combattono le cellule in mutazione genetica (cellule neoplastiche)
Producono Interferone gamma e interleuchina 2

​Linfociti th2

Attaccano i patogeni extra – cellulari (parassiti)
Difendono l’organismo da tossine
Producono interleuchina 4  Le citochine delle sottopopolazioni si contro-regolano a vicenda per mantenere in equilibrio la bilancia.
Per esempio INF gamma blocca la linea th2, mentre IL 4 blocca la linea th1.




​
DISEQUILIBRI
Th1
La popolazione cellulare th1 è la più aggressiva (yang)
Qualora sia iper-espressa può generare malattie auto-immuni organo specifiche
  • Artrite Reumatoide
  • SM
  • Diabete mellito tipo 1
Th2
La popolazione cellulare th2 è meno aggressiva, ma allo stesso modo può generare malattia, qualora in disequilibrio 
  • è correlata alle reazioni allergiche e alla liberazione di immunoglobuline di classe E
  • predispone allo sviluppo di malattie autoimmuni a carattere sistemico (LES)
Le due sottopopolazioni sono espressione di una popolazione cellulare non differenziata, linfociti th0 precursori o naive.
La differenziazione in una delle due linee cellulari è condizionata dall’interazione con un’altra classe di cellule del sistema immunitario: le APCs (cellule che presentano antigeni).
Una volta avvenuta la polarizzazione, ciascuna linea è in grado di differenziare cellule ad effetto immediato e cellule deputate a mantenere la memoria dell’antigene.
Ad oggi, le conoscenze si sono accresciute e il sistema appare più complesso di quanto descritto.
Alla distinzione dei due cloni cellulari concorrerebbero, infatti, altri fattori del microambiente:
  • presenza di altre citochine
  • condizioni generali della Matrice Extracellulare
  • condizione di saturazione dei recettori di membrana 
  • quantità dell’antigene presente
  • condizione funzionale delle APCs
inoltre, recentemente, sono state individuate altre cellule, con funzione  regolatoria: i linfociti tr, distinti per funzioni e struttura da th1 e th2.
Le continue scoperte a favore della complessità del sistema immunitario e della centralità dei suoi effetti sullo stato di salute e malattia, sostiene l’atteggiamento dell’approccio della medicina integrata e di segnale, che vuole influenzare il sistema immunitario, laddove sbilanciato, non con lo stimolo o l’inibizione di un’unica sottopopolazione linfocitaria, né con un’unica citochina, bensì con un’azione globale, nel rispetto della bilancia th1/th2.
Si utilizzeranno pertanto dosi infinitesimali di citochine e di tutto il repertorio della medicina dei bassi dosaggi, a sostegno dei meccanismi di regolazione, insiti nel sistema e nel rispetto delle capacità di auto-regolazione proprie di ogni specifica costituzione psico-somatica.

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IL CORPO SCEGLIE LA VITA: RESET DELLA MATRICE VIVENTE

8/30/2020

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Il corpo umano è una “macchina” perfetta e dotata di un’intelligenza straordinaria, nata da esperienze archiviate, di generazione in generazione, nel DNA, il codice genetico, la banca dati dell’esistenza.
Lo stato di salute del corpo è sostenuto da numerosissime azioni sinergiche e da un costante dialogo tra le cellule, che scambiano messaggi bioelettrici e biochimici in rete.
Uno dei sistemi fondamentali, e più studiati, con cui il corpo vigila su se stesso, e sugli scambi con l’ambiente, è il sistema immunitario.
Questo sistema è composto da numerose sottopopolazioni cellulari, meglio conosciute come globuli bianchi, ovvero le cellule della “difesa” e dell’infiammazione.
Infatti, in caso di aggressione da parte di virus e batteri, in caso di eventi traumatici, ma anche per modifiche interne al corpo stesso (molti tessuti sono in continuo rinnovamento, basti pensare alla pelle), il sistema immunitario si attiva e innesca il processo infiammatorio.
L’infiammazione è dunque la prima risposta difensiva del corpo ad eventi che ne alterano l’equilibrio. Nasce come evento “positivo” ed è ben lontano, in questo senso, dal significato di malattia, che normalmente gli si attribuisce. Anzi, potremmo a ragione affermare che è il primo evento agito dal corpo per evitare la malattia.
Il perfetto sincronismo di azione e regolazione delle cellule del sistema immunitario, che viene costantemente perturbato per tornare alla normalità, è l’aspetto sostanziale che assicura all’organismo, in caso di malattia, una difesa congrua e adeguata.
L’attività delle sottopopolazioni dell’immunità (immunità innata e acquisita), di cui parlerò in  dettaglio prossimamente, si evidenzia anche nella matrice extracellulare e nei suoi cambi di stato.
La matrice extracellulare è oggetto di grandissimo interesse scientifico, in quanto luogo di scambi di informazione tra i diversi network cellulari. L’integrità della sua struttura va dunque preservata in ogni percorso terapeutico che sia a scopo di prevenzione o di cura.
Omeostasi della matrice extracellulare
Nel microcosmo, cosi come nel macrocosmo, esiste una cronobiologia che scandisce gli stati interni della materia vivente.
Quotidianamente, tra le 3:00 e le 15:00 si verifica l’aumento controllato delle “sostanze” proinfiammatorie, le proteine vengono idrolizzate, i fenomeni metabolici virano verso una controllata acidosi e una conseguente prevalenza di fase SOL del mezzo. Questo meccanismo assicura un naturale drenaggio della matrice, che elimina le tossine depositate.
Ma nella coerenza dell’alternanza yin yang (al rispetto della quale, da sempre, le medicine orientali ci invitano), tra le 15:00 e le 3:00, tutte le condizioni precedenti si invertono: la fase alcalina si sostituisce a quella acida, nuove proteine vengono sintetizzate, prevalgono sostanze antiinfiammatorie, il mezzo si sposta verso una fase più densa, GEL.
​Qualora, tuttavia, i patogeni, esterni al corpo o interni, permangano o trovino un terreno favorevole, perché per esempio il sistema immunitario è inadeguato, impreparato, sovraccaricato, l’infiammazione non riuscirà a risolversi e potrà cronicizzare, diventando così dannosa. 
 Ad oggi, l’infiammazione sistemica cronica di basso grado è considerata l’innesco principale di diverse malattie.
Inoltre sono stati evidenziati diversi fattori che non solo la sostengono, ma l’alimentano nel tempo.
Intervenire sull’infiammazione con strumenti adeguati (modulazione, attenuazione) e nei tempi corretti è, pertanto, pratica medica indispensabile nella prevenzione e cura di tutte le malattie.

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MicroImmunoTerapia MIT

1/18/2019

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È un approccio innovativo nell’ambito della Medicina Integrata, che si avvale sia della clinica tradizionale che della medicina di regolazione, ovvero di quella medicina che utilizza rimedi a bassi dosaggi e diluizioni omeopatiche (low dose).
Recenti studi clinici hanno, infatti, evidenziato che i “bassi dosaggi” hanno un’importante azione di regolazione sulle funzioni delle nostre cellule, soprattutto quando forme croniche di malattia vanno ad alterare proprio quella regolazione di funzioni.
 L’infiammazione è il primo oggetto di studio della MIT.
L’infiammazione è una risposta fisiologica, ovvero “secondo natura”, ad infezioni e a traumi.
È una condizione necessaria che il nostro corpo esprime per ripristinare lo stato di salute.
Tuttavia, per diversi motivi (costituzionali alla persona o ambientali), è possibile che un individuo non riesca, in un momento della sua vita, ad affrontare in modo adeguato un’infiammazione acuta, innescando in tal modo un processo cronico persistente, un disequilibrio del sistema immunitario, che nel tempo può evolvere in malattie a carattere degenerativo.
 MIT QUANDO
Qualsiasi quadro clinico a carattere cronico-degenerativo può richiedere un approccio più approfondito, attraverso lo studio del sistema immunitario.
La conoscenza precisa dell’assetto immunitario del paziente puó essere un valido aiuto per comprendere le cause della cronicità delle malattie e formulare una più corretta strategia terapeutica.
L’esame di pertinenza è lo studio delle sottopopolazioni linfocitarie, esame che viene effettuato su semplice prelievo di sangue.
 MIT PER CHI
La micro immunoterapia è consigliata a:
· pazienti portatori di sindrome da fatica
· Pazienti con malattie a carattere cronico degenerativo (malattie croniche del sistema muscolo-scheletrico, malattie autoimmuni, malattie demielinizzanti del Sistema Nervoso, neoplasie a carattere benigno e maligno)
MIT COME
La microimmunoterapia è una terapia di supporto, utilizza le stesse sostanze prodotte dalle cellule durante le varie fasi del processo infiammatorio, in concentrazioni analoghe ovvero nelle stesse infinitesimali dosi, al fine di regolare, sostenere o contenere (a seconda dei casi), il processo infiammatorio stesso.
 MIT PERCHÉ
Integra e affianca le terapie in corso, sia di medicina convenzionale che non, con lo scopo di migliorare la qualità della vita del paziente e la capacità di risposta alle cure già in itinere.
Non è mai indicata o consigliata la sospensione della terapia proposta in ambito specialistico.

Si prenota una prima visita per anamnesi/visita/richiesta esami (pannello linfocitario, serologia ed eventuali esami di pertinenza)
· Si esegue la visita di controllo con studio del pannello e prescrizione delle terapie (le formule della MIT si assumono per via orale, in alcuni casa per via topica)
Le terapie hanno una durata di circa 3/6 mesi a seconda della patologia di fondo
· Si fissa di norma una visita di controllo a metà percorso
· Si esegue un pannello di controllo a distanza di circa un anno

 

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    Autore

    Dottoressa Rosaria Gagliardo
    Medico, agopuntore, psicoterapeuta
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    Autrice di "Vincere i dolori articolari". R. Gagliardo – Milano, Riza Scienze, 2006
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