![]() “I tre mesi dell’Autunno sono chiamati il periodo della tranquillità della propria condotta… Anima e Spirito dovrebbero raccogliersi insieme per rendere tranquillo il respiro dell’Autunno… questo è il metodo per la protezione del proprio raccolto” L’Autunno è la stagione che conclude la fase di raccolta dei frutti dell’intera estate: vaglia, conserva, talvolta elimina i frutti, qualora non siano adeguati o qualora siano superflui. E’ il tempo della preparazione all’imminente inverno, il tempo delle conserve, della tesaurizzazione di ciò che abbiamo ottenuto dalla nostra semina. E’ per questo motivo anche il tempo dei bilanci, dell’analisi tra “spesa“ e “resa”, della valutazione della bontà degli investimenti fatti e dell’eventuale utilità di ripeterli o modificarli. “Entrare in Autunno” vuol dire far tesoro dell’esperienza vissuta ed essere pronti a lasciar andare ciò che di quella esperienza non serve più. L’Autunno ci invita così ad un equilibrio nuovo. E’ come sempre un equilibrio dinamico, ma a differenza del dinamismo primaverile (interno-esterno, il germoglio che esce dalla profondità della terra), l’Autunno ci accompagna verso un movimento esterno-interno (la conserva del frutto per l’inverno). Raccogliamo e conserviamo in Autunno, ed eventualmente eliminiamo. Ricreiamo, così facendo, la trama più semplice, lineare, priva di orpelli, essenziale, del nostro microambiente e, proprio per questa sua essenzialità, una trama fortemente energetica. Secondo la clinica medica occidentale, cioè, entriamo in una fase di nuova Omeostasi. Uno stato più vicino al rilassato e conservativo sistema vagale, piuttosto che all’attivo e dispendioso sistema adrenergico, tipicamente primaverile. Dal punto di vista energetico, usciamo dalla fase della solarità dello Yang, per incamminarci verso la fase più crepuscolare e profonda dello Yin. Gli organi associati al Metallo sono i Polmoni e il viscere è l’Intestino Crasso. Polmoni “I Polmoni governano il Qi, amministrano la respirazione e, così facendo, regolano il Qi di tutto il corpo. I Polmoni assorbono il Qi dell’aria e la spingono verso il basso: questa è l’inalazione”. La profonda connessione tra Polmone e qi celeste (tian qi) fa sì che il Polmone sia chiamato anche Maestro di Energia. L’azione contraria all’inalazione è l’esalazione e, con essa, avviene l’espulsione dell’aria impura. Quando i Polmoni sono sani, il Qi entra ed esce uniformemente e la respirazione è calma e regolare. Quando uno squilibrio (o un’ostruzione) interferisce con l’attività regolare, si possono osservare alterazioni nella funzione discendente autunnale, con la conseguente produzione di sintomi quali tosse, dispnea, asma. Esiste poi una terza funzione, la diffusione, strettamente legata al Qi del petto (zong qi). Il Polmone è dunque coinvolto nel movimento del Qi e del sangue in tutto il corpo. Una disarmonia dei Polmoni può provocare carenza o ristagno di Qi in qualsiasi distretto corporeo. “I Polmoni governano l’esterno del corpo”. Soprassiedono alle attività della pelle, ghiandole e peli: governano la secrezione del sudore, l’idratazione della pelle e il nutrimento dei peli. Governano anche, attraverso l’energia difensiva Wei Qi, le porte d’ingresso accessibili alle energia “perverse” (climatiche e /o infettive). In medicina occidentale Wei Qi può essere paragonata alle prime stazioni (quelle più superficiali) del sistema immunitario (popolazioni di macrofagi). “I Polmoni occupano l’ufficio del primo ministro da cui dipende l’ordine ritmico”. Il ritmo del respiro, insieme al battito cardiaco, sono i primi suoni circolari del nostro corpo. Mimano entrambi, su due registri diversi, la circolarità del dinamismo pieno-vuoto (tanto caro a tutte le scuole di meditazione). L’aria che respiriamo è il “primo latte”, per citare un’espressione tanto cara agli psicosomatisti e respirare è uno degli atti più importanti con cui ricostituiamo la nostra energia. Ma non solo, ogni ciclo completo di inspirazione-espirazione ci riconnette al nostro spazio interno. Si tratta di una funzione involontaria, semplice e indispensabile per la vita. E ogni atto respiratorio, alla vita, ci ricollega. Ne prendiamo consapevolezza quando a causa di un sintomo semplice, come il raffreddore oppure per manifestazioni respiratorie più invalidanti, quali asma o malattie ostruttive/restrittive delle vie respiratorie, ci accorgiamo di cosa voglia dire avere il respiro libero, o peggio, quale angoscia si associ alla condizione del non poter respirare. La funzione globale dei Polmoni è dunque introiettiva: prendere energia sottile dal “fuori” per portarla “dentro” ed è una funzione che agisce ad ogni livello, sia fisico che emotivo (pensiamo alle metafore del linguaggio comune, riferite all’aria che “tira” in una certa situazione o al “peso” simbolico che la stessa aria può avere in alcune circostanze), dall’inizio della vita con il primo vagito, fino alla fine, con l’esalazione dell’ultimo respiro. L’Intestino Crasso Il suo compito è far scendere le parti torbide del cibo e dei fluidi verso il basso, affinchè vengano eliminate e, contemporaneamente, di riassorbire i fluidi puri. Sul piano energetico, condivide, con i polmoni, il movimento verso il basso. Ma anche la funzione di tenere ciò che serve ed eliminare lo scarto. L’esito finale di questo processo, consiste nella formazione ed eliminazione delle feci. Quando l’Intestino Crasso cessa di funzionare armoniosamente, si possono produrre dolori addominali, borborigmi, diarrea e stitichezza. L’Intestino Crasso è il Collettore dei rifiuti, il Canale di scolo dei residui. La sua funzione principale è l’eliminazione dei rifiuti. E per questo motivo, è l’origine dell’evoluzione e del cambiamento. L’Emozione dell’Autunno è la malinconia-tristezza. E’ lo stato emotivo che nasce dal “separarsi”, dall’allontanarsi “da”. Possiamo provare tristezza quando dobbiamo fare scelte che inevitabilmente escludano altre opzioni, quando ci allontaniamo da qualcuno o qualcosa (per circostanza o scelta), quando sentiamo il bisogno di prendere distanza da qualcosa che non ci corrisponde più o che mette a rischio il nostro confine. Una persona potrà esprimere questa emozione a più livelli del sistema, anche con segni e/o sintomi all’intestino, alla pelle, al sistema respiratorio (alte e basse vie). Un segno frequente di “disturbo”, di cui sono portavoce le alte vie respiratorie, per esempio, è la tosse. La tosse è associata al muco espulso (quando la tosse è “grassa”) e all’uscita di aria dai polmoni. La tosse può essere anche secca e stizzosa. Se il sistema respiratorio è irritato, per motivi esterni (climatici) o interni (emotivi), il corpo potrà manifestare questa condizione con la tosse. In senso fisico e figurato, la tosse è l’espulsione di qualcosa di non voluto. E’ la capacità di espellere ciò che non si desidera (o di non utile). Proprio in tal senso è associata all’Autunno e all’eliminazione dei rifiuti. Come per tutte le emozioni, la tristezza è dunque un processo naturale e salutare, ma una persona che ne sia sopraffatta o, specularmente, che faccia di tutto per evitarla, esprimerà verosimilmente uno squilibrio in questa loggia. La Virtù dell’Autunno è la scelta, ovvero il potere di tenere ciò che serve e il potere di lasciare andare ciò che non serve più. Se questo tema vi ha appassionati, siete invitati a vedere - e ascoltare - il video a seguire di Giancarlo Rabericati!
2 Comments
10/16/2022 04:59:16 pm
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11/16/2022 11:00:22 pm
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Settembre 2020
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