Secondo la medicina tradizionale cinese: “La primavera è il tempo dell’inizio, della creazione di tutti gli esseri viventi; perciò il loro respiro scorre ancora dolcemente e debolmente…”. La primavera è il tempo della nascita e dona al mondo e all’uomo la possibilità preziosa di ogni inizio, del crescere e del realizzare. L’inizio è pieno, forte nell’intenzione, carico nell’entusiasmo. Ma è anche fragile, inesperto, inconsapevole, facilmente distraibile e manipolabile. L’inizio è dunque un momento estremamente delicato, richiede molta attenzione, affinchè possa progredire senza interruzioni, distorsioni e false mete. L’elemento di riferimento è il Legno (il legno vitale dell’albero): infatti l’albero è radicato e nel suo movimento di crescita si sviluppa contemporaneamente verso l’alto e verso il basso. E’ flessibile, pieghevole, elastico eppure forte e resistente, cresce e, crescendo, genera nuova vita. Quando la “dimensione energetica legno” è in equilibrio, l’essere umano è ben radicato, è flessibile e forte, cresce e porta i semi della nuova vita.Ha il coraggio e la direzione per realizzare i progetti. La Primavera della vita è quella fase esistenziale in cui l’individuo è pieno di iniziative da realizzare, ha intenzione, ispirazione ed entusiasmo. Attingiamo a queste frequenze ogni volta che “iniziamo” qualcosa di nuovo. L’Emozione di pertinenza è la rabbia. Le declinazioni, i significati e le manifestazioni della rabbia sono numerosi e differenti. In primis potremmo delinearne il carattere che assimila la rabbia all’aggressività: ad-gredior è l’etimologia latina di aggressività, ed esprime un movimento verso l’esterno (camminare, compiere passi verso). Potrebbe essere tanto la tensione che sprigiona il germoglio, nel momento in cui si apre un varco attraverso la terra, da cui è ancora coperto, al fine di poter vedere la luce del sole, quanto la forza che sprigiona il becco del pulcino, mentre fora il guscio dell’uovo per nascere. Potrebbe poi essere, però, anche la reazione a qualcosa che imbriglia ed imprigiona il libero fluire di un’energia che si diffonde e che, per sua natura, deteriora, qualora in stasi, come in ogni ri-stagno. Verde come la Rabbia, Verde come la Bile, Verde come la clorofilla. Uno squilibrio di questa dimensione, energetica e funzionale, si manifesterà con un’espressione alterata della rabbia, sia nel senso dell’eccesso che del trattenimento. Potrebbe essere anche il caso di una sensazione di irritabilità nei confronti degli altri o di se stessi oppure di uno stato simil-depressivo. Si tratterebbe, tuttavia, di una “depressione per reazione”, non per mancanza di energia. Uno stato dominato dall’impossibilità di esprimere le proprie intenzioni o i propri sentimenti, condizionato dal trattenersi, esasperato dall’implosione. In questo caso l’umore tenderà ad oscillare tra uno stato di nervosismo e uno stato di mancanza di iniziativa, dovuto alla progressiva “compressione” e al conseguente deficit di circolazione energetica.
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Settembre 2020
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